LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Marco Galvagni
|
|||
Battevano le campane della neve in un dicembre fra i nostri segreti tu m’infondevi coraggio con te ogni annata sarà lieta- l’alito di pesca delle mie labbra sarà l’avventura d’un elemento primario.
Solo per quest’anno serberemo la resistenza di giovinezza, la nudità dell’erba dei tuoi occhi luminosi- presto sentirò le tue labbra dischiuse in tre minuti d’acqua cristallina.
Come roccia e come gallo, un gallo simile a un incendio d’oggi è un frullo di colori la luce folgorante babele d’antica memoria per dissipare pene e sonno agitato.
Mi muovo a stento nell’ombra quanto basta a disegnare il cielo per raccogliere nidi di piacere, il lieve tocco delle mani di seta, nidi di carezze aguzze come la serpe ciò che basterà per raccogliere baci di velluto. |
|